Cosa sappiamo dell’esplosione in Russia e dei livelli di radioattività

Lo scorso 8 agosto un test missilistico nel nord del Paese. L’esplosione ha alzato in Russia i livelli di radioattività oltre la norma.

Un’esplosione in Russia ha alzato i livelli di radioattività oltre la soglia. Lo scorso 8 agosto un missile è esploso durante un test nel poligono marittimo di Nyonoksa, nella zona nord del Paese. Gli scienziati russi stavano sperimentando, secondo alcune indiscrezioni, un nuovo missile nucleare. Cinque di loro sono morti. La stazione meteorologica russa Rosgidromet ha comunicato di avere registrato un livello di radiazioni gamma 16 volte superiori alla norma nei pressi della città di Severodvinsk, che si trova a circa 40 chilometri dal sito in cui è avenuta l’esplosione. L’agenzia russa ha fatto sapere che i livelli sono stati rilevati superiori a quelli soliti in sei centraline meteorologiche su otto. Dopo circa tre ore, i valori sono tutti rientrati. Un sensore avrebbe addirittura rilevato un livello di 1,78 microsievert, ben al di sopra del livello di sicurezza ma non acora a un punto da essere un allarme. L’associazione ambientalista Greenpeace, sul posto con i suoi militanti, sostiene invece che le conseguenza siano ben più pesanti e parla di radiazioni a Severodvinsk aumentate di oltre 20 volte. Intanto gli Stati Uniti stanno monitorando da vicino la situazione. L’intelligence Usa sta cercando di capire se si è trattato di un test nucleare che ha rilasciato radiazioni nell’atmosfera. Desta preoccupazione il test fallito dei russi. Donald Trump con il solito tweet scrive che la qualità dell’aria è messa a rischio nell’area del test ma anche più in là. Nel fine settimana i norvegesi dicono di avere rilevato un rialzo dei livelli di radioattività nei pressi della città di Tromso, nel nord del Paese scandinavo. Secondo alcuni media, potrebbe trattarsi della peggiore esplosione nucleare dai tempi di Chernobyl.

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