Cosa sappiamo dell’incontro tra Biden e Netanyahu

Il premier israeliano in visita a Washington. L’incontro tra Joe Biden e Benjamin Netanyahu. Di cosa hanno parlato i due leader.

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha incontrato alla Casa Bianca il premier israeliano Benjamin Netanyahu. Biden, che nei giorni scorsi ha annunciato il ritiro della sua candidatura, ha fatto pressioni sul capo del governo israeliano affinché si raggiunga un cessate il fuoco a Gaza.

E’ stato il primo faccia a faccia tra i due leader dopo il viaggio del presidente americano in Israele nei giorni successivi all’attacco di Hamas il 7 ottobre 2024. In quella visita il capo di Stato Usa aveva ribadito il supporto a Israele.

La visita di Netanyahu avviene in un momento particolare della politica americana. Domenica scorsa Joe Biden ha annunciato di ritirarsi dalla corsa presidenziale per la Casa Bianca, dichiarando il suo sostegno per la nomination di Kamala Harris, vice-presidente Usa, alle elezioni del 2024.

In serata Netanyahu ha incontrato Kamala Harris alla Casa Bianca e poi andrà in Florida per un incontro con Donald Trump.

Benjamin Netanyahu ha ringraziato Biden per il suo sostegno lungo cinquant’anni allo Stato di Israele. Il giorno prima di incontrare il presidente Usa, il leader israeliano è intervenuto al Congresso americano.

Fuori da Capitol Hill, sede del Congresso Usa, c’erano migliaia di palestinesi a contestare il premier di Israele e a chiedere il cessate il fuoco a Gaza. I contestatori hanno attraversato le strade di Washington, accusando Netanyahu di essere un criminale di guerra. La polizia ha arrestato 23 persone, incluse le cinque che sono entrate a Capitol Hill.

Alla Camera dei Rappresentanti Usa, Netanyahu ha difeso la guerra a Gaza e ha provato a ottenere un consenso dai politici statunitensi. Il suo discorso è stato interrotto occasionalmente dagli applausi provenienti per lo più dai banchi repubblicani.

John Kirby, portavoce della sicurezza nazionale Usa, ha riferito che i due leader hanno discusso dell’urgenza di raggiungere un accordo per il rilascio degli ostaggi israeliani rapiti da Hamas; del rischio potenziale che il conflitto si estenda in Libano; della minaccia iraniana e della necessità di raggiungere un compromesso nei colloqui di pace.

Secondo Kirby i due Paesi hanno “relazioni in buona salute” nonostante un gap persista nei rapporti tra Israele e Stati Uniti.

La guerra a Gaza ha comunque diviso la politica americana. Soprattutto all’interno del Partito Democratico. L’ala più progressista dei democratici ha criticato molto il sostegno americano a Israele riguardo alla guerra a Gaza.

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