Cosa dice l’Italia sulla crisi di Hong Kong

La stretta sulla Cina per l’ex-colonia britannica si fa più forte da parte della comunità internazionale. Cosa dice l’Italia su Hong Kong?

L’Italia posiziona la sua politica estera vicino a Hong Kong, prende di misura le distanze dalla Cina tenendo aperta la porta del dialogo con Pechino. Roma si schiera al fianco dell’Unione Europea e lancia il messaggio che la via della Seta non significa subordinazione totale alle autorità cinesi. Quattro Paesi, Gran Bretagna, Stati Uniti, Australia e Canada hanno già condannato la scelta cinese di limitare l’autonomia dell’isola. Ora tocca all’Unione Europea. C’era Luigi di Maio alla riunione dei ministri degli esteri dell’Ue in cui si discuteva della crisi a Hong Kong. Fonti della Farnesina, riportate dall’Ansa, riferiscono che l’Italia ha espresso preoccupazione per la scelta della Cina di approvare la legge di sicurezza nazionale su Hong Kong. Secondo il ministro degli Esteri Di Maio, riportano le fonti, è necessario garantire stabilità, autonomia, sistema e diritti fondamentali di Hong Kong. Il capo della diplomazia italiana ha auspicato che gli sviluppi successivi non mettano a rischio il principio “un Paese e due sistemi”. Per Di Maio vanno preservate le libertà e i diritti dei cittadini di Hong Kong. Quali per esempio la libertà di espressione, manifestazione e dibattito democratico, tenendo aperto il dialogo con Pechino. Una posizione, quest’ultima del Ministro, che coincide perfettamente con quanto espresso dall’Alto Rappresentante dell’Ue per la politica estera Josep Borrell.

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