
Il numero uno della Cia, James Clapper, ha dato l’allarme: la Corea del Nord può avere la bomba atomica in pochi mesi, forse settimane.
Durante un’audizione davanti al Congresso, il direttore dell’intelligence Usa ha spiegato che il regime di Pyongyang ha riacceso il reattore nucleare della centrale di Yongbyon, a nord della capitale. E potrebbe ricevere il plutonio necessario per costruire una bomba in pochi mesi se non settimane.
Clapper ha messo in luce che la Corea del Nord continua il suo programma di missili balistici intercontinentali. Nonostante le sanzioni e i richiami delle Nazioni Unite e comunità internazionale. Ne sono una prova i lanci di razzi a lunga gittata, che preoccupano gli Stati Uniti. I missili -ha spiegato Clapper- possono raggiungere la costa occidentale degli Usa.
Ho l’impressione che l’inettitudine dell’attuale governo faccia sobbollire il buon Clapper ma, se il nuovo presidente lo lascerà al suo posto, forse avrà più da divertirsi chiunque esso sia. Se anche Pyongyang ipoteticamente (chiediamoci chi venderebbe uranio a un pazzo) riuscisse a fare questa bomba che, secondo i deliri tipici di ogni dittatore, lo renderebbe l’uomo più potente del mondo, poi che farà? la porterà con un furgone a Seoul forse, visti gli esiti dei suoi lanci di missili intercontinentali. Il pericolo di guerra nucleare c’era e ci sarebbe se le parti in causa fossero munite di arsenali nucleari, ma il lancio di un missile intercontinentale dal Nord Corea verso gli Stati Uniti, ammesso che non venisse intercettato preventivamente, provocherebbe “solo” danni limitati all’obiettivo e la scomparsa del Nord Corea stesso dalle carte geografiche. In questa prospettiva penso e spero che i sudditi coreani si sbarazzino del matto tempo prima che faccia danni