Notiziario Estero- Merkel contro Pence a Monaco durante la conferenza sulla sicurezza. Confronto a tutto campo sui temi internazionali.
E’ una Angela Merkel scatenata, multilateralista e europeista, quella che ha affrontato il vicepresidente Usa Mike Pence durante l’annuale Conferenza sulla Sicurezza di Monaco. La cancelliera tedesca ha scelto la linea dura ed è andata al contrattacco degli Stati Uniti. Un cambio di passo dopo gli ultimi incontri avuti con Donald Trump nei quali era apparsa come agnello in fuga dal lupo della Casa Bianca. Nel suo discorso, la Merkel ha attaccato subito sulla politica commerciale Usa, sull’Iran e sull’isolazionismo americano. Vediamo con ordine i punti trattati:
- Politica commerciale Usa. La cancelliera tedesca ha criticato le parole del ministro Usa al commercio che ha definito nei giorni scorsi una minaccia nazionale la produzione delle auto europee. “Ci spaventa – ha spiegato- che queste auto siano considerate un pericolo perché prodotte in South Carolina”. Inoltre, ha criticato tutta la linea commerciale Usa sui dazi.
- Iran. Sull’Iran il vicepresidente americano nel suo intervento dice che l’Europa deve stare dalla parte degli americani. La Merkel ha risposto ponendo una domanda: è meglio uscire dall’accordo sul nucleare, l’unico che esiste con Teheran, oppure è meglio mantenere l’unico appiglio che ancora abbiamo con la Repubblica Islamica?
- Nato. Pence ha insistito sulla necessità che gli stati membri investano il 2% del Pil nella difesa. Ha anche sostenuto che sia merito di Trump e del suo pressing politico se oggi più del doppio dei Paesi soci hanno portato la spesa militare al 2% dei rispettivi Pil. La cancelliera tedesca risponde che in questi anni le risorse sono aumentate di molto ma bisogna anche ragionare su come devono essere spese. Per la Germania occorre pensare a strutture tra loro in rete per garantire la sicurezza. Tra queste anche la componente militare come la Nato, di cui c’è ancora bisogno. Così come è necessario avere una comunità di valori condividi e di stabilità, alle quali l’alleanza militare può contribuire.
- Siria. La Merkel interviene anche sul ritiro dei militari Usa dal teatro siriano annunciato da Trump. E si chiede se sia positivo lasciare ora la Siria aprendo maggiori possibilità all’influenza russa e iraniana nel Paese.
- Russia. Pence attacca la Germania sulla questione del North Stream 2. Per il vicepresidente Usa non si può garantire la sicurezza all’occidente se poi alcuni alleati dipendono dalla Russia attraverso le fonti energetiche. Secca la replica della cancelliera che spiega come la Russia rimanga un partner e che nessuno vuole dipendere da Mosca. L’Europa non intende chiudere il dialogo con il gigante a est, lasciando tutto lo spazio alla Cina.
- Cina. Proprio per evitare che Pechino abbia uno spazio maggiore nel campo nucleare e negli accordi con la Russia, la Merkel invita i cinesi a partecipare a un’intesa allargata a diversi Paesi sulle armi nucleari. Anche in considerazione del fatto che il Trattato Inf è ormai svuotato nei suoi contenuti.