La politica commerciale degli Stati Uniti avvicina Tokyo e Pechino. La tensione politica sui dazi rende possibile il difficile rapporto tra Cina e Giappone.
Trump migliora le relazioni tra Cina e Giappone. Le tensioni commerciali innescate dagli Stati Uniti hanno spinto Pechino e Tokyo a prove generali di amicizia ritenute improbabili fino a pochi mesi fa.
I due Paesi asiatici sono i protagonisti di una querelle politico-diplomatica che continua dalla fine della Seconda Guerra Mondiale con sfide e provocazioni militari ma anche dispute territoriali. I cinesi sentono ancora emotivamente l’occupazione giapponese durante la Seconda Guerra Mondiale. Pechino e Tokyo affrontano da anni una disputa su alcune isole contese
La visita a Pechino del primo ministro giapponese Shinzo Abe cambia però il corso delle cose, oltre quello della storia. Quella di Abe è la prima visita di un capo di Stato giapponese in Cina negli ultimi sette anni. Il Premier ha incontrato la sua controparte Li Keqiang, e probabilmente incontrerà anche il presidente cinese Xi Jinping.
Giapponesi e cinesi si sono impegnati a rafforzare le loro relazioni economiche e la stabilità regionale, soprattutto la questione della Corea del Nord. I due giganti asiatici quindi stanno entrando in una nuova fase delle relazioni, passando dalla competizione alla coesistenza.
Perché è importante il dialogo tra Cina e Giappone
Con la politica commerciale restrittiva Trump migliora le relazioni tra Cina e Giappone. E ciò avviene in un momento in cui la tensione sul commercio internazionale tra Washington e il resto del mondo è in una fase di escalation.
Gli Usa hanno imposto tariffe commerciali alte come rappresaglia verso pratiche commerciali che considerano scorrette da parte di alcuni Paesi. Sebbene la guerra commerciale degli Stati Uniti sia rivolta in prevalenza contro la Cina, le conseguenze ci sono anche per gli altri Stati della regione asiatica, tra questi il Giappone.
Il dialogo Cina Giappone è quindi importante per mantenere stabilità nel quadrante asiatico e evitare che lo scontro commerciale degeneri in una guerra senza quartiere di tutti contro tutti.
La visita di Abe ha portato così Cina e Giappone, le due più grandi economie asiatiche, a firmare un accordo che prevede di proseguire i colloqui di alto livello e di cooperare sull’innovazione tecnologica e commerciale. Inoltre, i rispettivi mercati finanziari lavoreranno insieme per operare secondo i principi del libero mercato. C’è anche il progetto di creare una partnership economica regionale più ampia coinvolgendo la Corea del Sud e altri Stati.