Cinque cose da sapere sull’accordo Unione Europea Turchia per i migranti

Cosa prevede l’accordo Unione Europea Turchia sui migranti? L’accordo è stato approvato lo scorso 18 marzo dai capi di stato e di governo dei Paesi dell’Ue. Tutti hanno detto sì per affrontare la crisi migratoria. Ecco i cinque cose da sapere per capire l’accordo.

1) Il 20 marzo è scattato il rimpatrio di tutti i migranti irregolari. Chi arriva irregolarmente nelle isole greche o in Europa, viene rimandato indietro. Il costo del rimpatrio è a carico dell’Unione Europea. Ciò è conforme- precisa l’accordo- al diritto internazionale e comunitario, che punisce invece le espulsioni collettive.I migranti saranno registrati.

2) Siriani aventi diritto sostituiscono quelli senza requisiti. Significa che ogni siriano respinto dall’Unione Europea, e rimandato in Turchia, è sostituito da un altro che ha i requisiti. Il meccanismo è coordinato da istituzioni comunitarie e stati membri ed è attivo dal 20 marzo. Precedenza però a chi non ha mai tentato di entrare in Europa.

3) Progetti per rifugiati.L’Unione Europea si impegna ad erogare 3 miliardi di euro a sostegno delle strutture per rifugiati in Turchia. Bruxelles assicura inoltre il finanziamento di progetti nel settore della sanità, infrastrutture, educazione, alimentazione. Entro il 2018 l’Ue destinerà altri 3 miliardi di euro da destinare a questi progetti.

4) La Turchia prenderà tutte le misure necessarie ad impedire l’arrivo di persone illegalmente. E’ una misura contro l’immigrazione illegale. Su questo punto è prevista la cooperazione tra Ue e Stati confinanti.
Schema di ammissione volontaria umanitaria. Questo sarà attivato una volta che gli arrivi irregolari saranno terminati, o fortemente ridotti. Ogni Stato vi contribuisce su base volontaria. Ue e Paesi membri collaboreranno con la Turchia per migliorare le condizioni umanitarie in Siria. In particolare, in alcune zone della Siria vicine al confine turco dove i rifugiati potrebbero vivere in aree più sicure. Di fatto si tratta della zona cuscinetto rivendicata dalla Turchia nella striscia di terra siriana che lambisce la frontiera turca.

5) La Turchia ottiene alcune concessioni oltre ai tre miliardi di euro previsti a breve e i tre da ottenere entro il 2018 per i progetti di sviluppo. Entro il 2016, va completata la liberalizzazione dei visti per i cittadini turchi. Previsto anche il miglioramento dell’Unione Doganale. La parte centrale dell’accordo punta ad accelerare il percorso di adesione della Turchia nell’Ue.

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