Perché le banche centrali di Pechino e Washington continuano a alzare i tassi di interesse.
Il 2017 si chiude con l’aumento dei tassi di interesse negli Stati Uniti (la terza volta nel corso dell’anno) e in Cina (una mossa che ha sorpreso gli economisti).
Cina
La Banca Centrale cinese ha seguito l’esempio americano e a sorpresa ha deciso l’incremento dei tassi di interesse. Una manovra inaspettata dagli analisti finanziari. Si tratta di un aumento moderato di cinque punti sui tassi pronto termine. Perché la Cina ha incrementato i suoi tassi di interesse? Probabile che Pechino stia tentando di contenere la fuga di capitali dal Paese. E cerca di farlo senza danneggiare la crescita economica e il Pil. Da qui si comprende la prudenza della Banca Centrale cinese, che ha alzato il costo del denaro di quel poco necessario a evitare la fuga all’estero dei beni cinesi. Pechino ha spiegato la sua mossa come una normale reazione di mercato alla scelta americana di alzare i propri tassi di interesse.
Usa
La Federal Reserve (Fed), la Banca Centrale degli Stati Uniti, ha aumentato dello 0,25% il costo del denaro lo scorso 13 dicembre. E’ la terza volta in un anno che la Fed alza i tassi di interesse. La stessa Banca Centrale ha ammesso che la scelta era molto attesa negli Usa. E che comporterà solidi guadagni per l’economia americana. La decisione di avere tassi più alti allontana la Federal Reserve dalla posizione di mantenere tassi sempre bassi, posizione diffusa durante la crisi economica e finanziaria.