L’accordo ha tutta l’aria di un matrimonio di convenienza. Cos’è il patto di cooperazione tra Cina e Iran.
Cina e Iran hanno firmato a Teheran un patto di cooperazione strategica e economica di 25 anni. I due Paesi potenziano la loro collaborazione in campo commerciale e economico. In particolare c’è lo scambio petrolifero al centro dell’intesa.
La Cina è stata la principale acquirente di petrolio iraniano fino alle sanzioni imposte da Donald Trump nel 2018 dopo l’abbandono americano dell’accordo nucleare con l’Iran. Xi Jinping aveva proposto il patto di cooperazione durante la sua visita a Teheran nel 2016.
Un patto di cooperazione da 400 miliardi
Cina e Iran lavorano a questo accordo da 400 miliardi di dollari dallo scorso agosto. Teheran e Pechino si “tutelano” verso gli Stati Uniti e si danno un sostegno reciproco attraverso un accordo che ha tutta l’aria di un matrimonio di convenienza.
Lo scorso giugno il New York Times ha ottenuto una copia, ancora in bozza, del testo. Il governo iraniano si impegna a fornire idrocarburi e risorse naturali alla Cina a prezzi competitivi e convenienti. L’accordo, di fatto, impegna la Repubblica islamica a esportare petrolio in Cina per 25 anni. Il governo cinese, come contro partita, si impegna a fare investimenti infrastrutturali in Iran per 400 miliardi di dollari.
Gli obiettivi di Pechino
Pechino ottiene in questo modo due obiettivi strategici. Primo: rafforza e prosegue il suo progetto di Via della Seta, che passa proprio dalla regione del Golfo, potenziando le infrastrutture iraniane che servono anche ai commerci cinesi. Secondo: tende la mano all’Iran per uscire dall’isolamento in cui l’aveva cacciato Trump ma rompe anche la manovra di accerchiamento degli Stati Uniti nei suoi confronti.
L’Iran incoraggia la Cina a partecipare a progetti ferroviari e autostradali, concedendo ampio spazio alle aziende cinesi per operare nel settore dell’ingegneria civile iraniana. La cooperazione si estende anche al settore degli aeroporti, delle tecnologie per la navigazione aeronautica e altri aspetti relativi al settore dell’aviazione. Inoltre, i cinesi porteranno in Iran la tecnologia 5G di quinta generazione per i telefoni cellulari.
Pechino quindi mette sempre più i piedi nella regione e estende la sua influenza, diventando un nuovo giocatore nella complessa partita per l’egemonia del Golfo.
L’Iran da parte sua riprende a respirare grazie all’iniezione di liquidità cinese. I polmoni economici iraniani sono alle strette a causa delle sanzioni economiche imposte dagli Stati Uniti. La boccata d’aria offerta da Pechino torna a far respirare la Repubblica islamica.