La Cina ha inaugurato e aperto al pubblico il ponte di vetro più lungo e più alto al mondo

Il ponte è stato realizzato nella provincia di Hunan e collega due cime di montagna conosciute come monti di Avatar (il film è stato girato qui, n.d.r). A disegnarlo è stato l’architetto israeliano Haim Dotan.
Il ponte è lungo 430 metri, largo 6 metri e si trova sorpreso a 300 metri di altezza. È costato 3,4 milioni di dollari.

I lavori sono stati completati a dicembre 2015, poi i tempi di collaudo e prove di sicurezza hanno protratto l’apertura fino a oggi. I primi visitatori hanno così potuto camminare sui 99 pannelli di vetro trasparente, guardando sotto di loro il panorama mozzafiato e la gola di roccia e verde che si perde in profondità.
Mentre l’Italia discute dal dopoguerra l’opportunitá di costruire il ponte sullo Stretto …… se questo ponte di vetro fosse stato proposto qui si sarebbero immediatamenre attivati i comitati no-bridge no-ponte no-vetro …… sarebbero state valutate le varie alternative stradali, ferroviarie, con teleferiche e altro con progetti milionari pagati (naturalmente) dallo Stato (cioé dal Popolo italiano) con buona pace di progresso e interessi comuni.
L’intervento di FF è ingenuo perchè non tien conto delle priorità dello stato cinese, delle potenzialità turistiche e tecnologiche di questa nazione, delle domande locali di sviluppo etc. e pone Cina e Italia sullo stesso piano di giudizio. Certo, l’auspicio che io intravvedo dietro le parole di FF è assolutamente condivisibile e cioé di evitare spese non prioritarie come TAV, autostrade-doppioni, specie in questi giorni quando ritorna a galla il problema della manutenzione più generale del territorio nazionale, ma non abbiamo al potere una classe dirigente capace e preparata per far ciò che vorremmo fosse fatto prima di altre cose.