Uomo per tutte le stagioni, Paul Manafort è stato consulente politico di diversi presidenti Usa.
Uomo delle lobby, consulente, esperto di comunicazione, avvocato. Chi è Paul Manafort veramente? Di lui sappiamo che è stato condannato in questi giorni a tre anni e mezzo di carcere per le interferenze russe nelle elezioni presidenziali americane del 2016. Il suo nome rimbalza di frequente nelle indagini sul Russiagate. Prima ancora, il settantenne Manafort è stato arrestato e condannato per frode fiscale.
Già a capo della campagna elettorale del candidato Donald Trump, Manafort ha lavorato come consigliere per le campagne di altri presidenti repubblicani: Gerald Ford, Ronald Reagan, George H Bush e Bob Dole.
La carriera di consulente politico e di comunicazione non si è fermata qui. Perché ha lavorato anche per il presidente ucraino Yanukovych, per i dittatori Ferdinand Marcos (Filippine) e Mobutu Sese Seko (Zaire), per il guerrigliero Savimbi (Angola).
L’Fbi indaga su di lui dal 2014 per gli affari realizzati mentre lavorava per Yanukovych. Messo sotto accusa dal capo del Fbi Robert Mueller, si è consegnato alle autorità americane a settembre 2018.
Nel 2016 Manafort si era dimesso da capo della campagna elettorale di Trump a seguito dell’accusa di avere ricevuto milioni di dollari per pagamenti illeciti da un partito politico dell’Ucraina vicino a Putin.
Nel 2017, è proprio il procuratore speciale Robert Mueller a indagare sulle connessioni sospette tra Trump e i russi. Tra i capi d’accusa preparati da Muller c’è anche il reato di cospirazione. Mueller scrive infatti che Manafort si è comportato come“agente non registrato di un governo straniero e di partito politico straniero”, in particolare “del governo e del presidente dell’Ucraina”.
Originario del Connecticut, un nonno con origini italiane, Paul Manafort ha studiato alla Georgetown University, una delle più prestigiose tra gli atenei americani. Nel 1980 fonda la sua prima società di lobbying.