Cessate il fuoco in Libia: le divergenze tra Tripoli e Tobruk

I due principali leader della Libia hanno fatto una dichiarazione comune a distanza. Feisal al-Sarraj è il premier del governo di Tripoli riconosciuto dall’Onu. Aguila Saleh è presidente del Parlamento di Tobruk, nella Cirenaica, punto di riferimento del generale di Bengasi Khalifa Haftar. Entrambi hanno hanno fatto l’appello a un cessate il fuoco. Siamo davvero a una svolta del lungo conflitto libico? Vediamo i punti di convergenza e quelli differenti tra governo di Tripoli e Tobruk.

In primo luogo va messo in mostra che Sarraj e Saleh hanno chiesto oltre al cessate il fuoco anche la riattivazione della produzione petrolifera libica. C’è dunque piena convergenza di vedute su questi due aspetti che consentono di ristabilire la sovranità libica e l’espulsione delle forze straniere, mercenari inclusi, dalla Libia. Saleh però fa riferimento anche alle milizie che appoggiano il governo locale di Tripoli. Sarraj non ne parla. E’ il primo aspetto che differenzia i due leader politici.

Il vero nodo però che Sarraj e Saleh avranno difficoltà a sciogliere è quello della forma di governo e dello svolgimento delle elezioni presidenziali e paralmentari che il consiglio presidenziale di Tripoli vorrebbe indire a marzo 2021. La pensa diversamente Saleh che invece fa appello alla Dichiarazione del Cairo. Questa prevede un gruppo ristretto con tre membri in rappresentanza di Tripoli, Fezzan e Cirenaica. Le elezioni vengono dopo. Vedremo se i due leader riusciranno con il confronto politico a superare le divergenze. Altrimenti la parola tornerà alle armi.

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