Caos in Iraq. A Baghdad è stato d’emergenza

Escalation della crisi in Iraq. A Baghdad centinaia di dimostranti sciiti superano la zona verde di sicurezza e alcuni entrano nel Parlamento a Baghdad.

Si protesta contro il rinvio della sessione per nominare nuovi ministri del governo di Haidar al Abadi. Il giorno prima un autobomba aveva causato la morte di 21 persone nella capitale dell’Iraq.

E’ caos politico a Baghdad. La capitale dell’Iraq è stata sotto attacco terroristico e ha vissuto un tentativo di irruzione nel Parlamento da parte di manifestanti sciiti.

Centinaia di sciiti hanno manifestato contro il rinvio di una seduta del Parlamento iracheno nella quale si dovevano nominare alcuni nuovi ministri del governo del premier Haidar al Abadi. Di fatto un rimpasto governativo.

I manifestanti sono sostenitori del leader sciita Moqtada al Sadr, che chiede la sostituzione dei ministri con figure tecniche bipartisan. Dopo aver fatto irruzione nella zona verde di sicurezza (che protegge i centri istituzionali iracheni e le sedi diplomatiche straniere) hanno tentato di entrare in Parlamento. Alcuni di loro ci sono anche riusciti. Per tutelare maggiormente i centri decisionali iracheni è stato dichiarato lo stato d’emergenza.

Il caos in Iraq era già stato causato il giorno precedente dall’esplosione di un’autobomba contro un gruppo di pellegrini sciiti. L’attentato ha provocato 21 morti. Secondo la corrispondente della Bbc, stiamo assistendo a un’escalation della violenza in Iraq

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