Westminster ha bocciato l’accordo Brexit raggiunto da Theresa May con l’UE. Ora cosa accadrà? Le opzioni possibili secondo un think tank.
Ci sono voluti 18 mesi di negoziati tra Theresa May e l’Unione Europea per raggiungere l’accordo su Brexit. E una mezza giornata per mandare tutto a gambe all’aria. Ora, dopo il voto che ha bocciato l’accordo nella Camera dei Comuni, non ci sono più i tempi per una rinegoziazione profonda. Il 29 marzo – data stabilita per l’uscita di Londra dal club europeo- si avvicina, e Gran Bretagna e Ue hanno i tempi stretti. Inoltre, i Paesi dell’Unione Europea considerano l’accordo come l’unico possibile e non sono disposti a arretrare su alcuni punti centrali.
Quali saranno le prossime mosse del governo della premier britannica sopravvissuta a una mozione di sfiducia per una manciata di voti? Le opzioni possibili le spiega bene uno studio dell’Ispi (Istituto Studi di Politica Internazionale).
Per l’Ispi le opzioni sul tavolo sono quattro:
- Accordo con modifiche;
- Soft Brexit;
- Hard Brexit;
- Ritiro unilaterale della modifica di Brexit (o proroga Ue);
Ecco lo studio dell’Ispi per approfondire le opzioni possibili, ma anche gli effetti su Gran Bretagna e Paesi Europei.