Brexit: l’Ue rinvia la data dell’uscita britannica. La proposta di Bruxelles

L’Ue rinvia la data della Brexit e offre alla Gran Bretagna due possibilità di uscita. Ora la palla torna a Londra.

Il 29 marzo 2019 nessuno uscirà dall’Unione Europea. Gran Bretagna e Ue sono d’accordo a spostare più in là il momento in cui Londra abbandonerà la casa europea nella quale ha convissuto per 45 anni. Dunque l’Ue rinvia la data della Brexit. La decisione è stata presa nel Consiglio Europeo a Bruxelles dopo una discussione dai toni accesi, e con una certa tensione, tra i capi di stato e di governo.

Il Consiglio Europeo ha stabilito di spostare al 22 maggio la nuova data per l’uscita della Gran Bretagna dall’Ue. La condizione è però che a Wetminster passi l’accordo sul divorzio entro una settimana. Se l’accordo non passa, allora il governo britannico dovrà esprimere entro il 12 aprile cosa vuole fare con le elezioni europee del prossimo 26 maggio. In questo modo restano aperte per Theresa May tutte le opzioni finora sul tavolo: il raggiungimento di un accordo di divorzio, una Brexit senza intesa, un percorso di uscita più lungo, il dietro-front rinunciando a uscire.

L’Ue rinvia la data della Brexit ma non come volevano gli inglesi. Downing Street aveva proposto il 30 giugno. I 27 capi di stato e di governo non hanno voluto dare questa soddisfazione a Londra. Dopo un batti e ribatti continuo, il Regno Unito si è scelto pure a data che gli faceva più comodo. Ben ha fatto dunque l’Ue a mettere in chiaro che la voce in capitolo e il coltello dalla parte del manico sta a Bruxelles e non a White Hall.

 

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