Breve storia in cinque tappe della moda maschile

Ripercorriamo insieme la storia di una moda, spesso catalogata monotona o poco interessante, ma che in realtà è stata dipinta negli anni da numerose sfumature influenzate dal contesto storico: la moda maschile.


di Emma Diamanti

Da molti anni ormai si susseguono incessantemente sempre nuovi modi di vestire che portano gli stilisti a doversi continuamente misurare con il meglio di loro stessi per far sentire chi indossa le loro creazioni meravigliose.

Quindi ripercorriamo insieme la storia di una moda, spesso catalogata monotona o poco interessante, ma che in realtà è stata dipinta negli anni da numerose sfumature influenzate dal contesto storico: la moda maschile.

La concezione che oggi ci porta a ritenere che la moda femminile sia più interessante per la varietà di colori e forme che la contraddistinguono non è un pensiero universalmente riconosciuto nel tempo e nello spazio. Infatti, prima del 1800 questa era caratterizzata da pizzi e colletti che definivano il carattere dell’indossatore. Ciò cambiò a partire dall’epoca illuminista, quando si diffuse il comune pensiero che questo modo di vestire fosse più adatto ad una donna, “essere volubile e privo di ragione”, che ad un uomo illuminato dalla sua coscienza di essere e perciò obbligato a vestire in modo lineare per rappresentare la linearità dei suoi pensieri.


BELLE EPOQUE

Durante questo periodo il fulcro d’ispirazione per le nuove tendenze era la città di Londra, centro di un impero in cui si mescolavano numerosissimi stili e modi di vestire. Durante la Belle Epoque per le strade della City si girava con abiti eleganti ma spigliati, che trovavano la loro massima espressione nel completo giacca, pantaloni col risvolto e gilet, immancabile per essere alla moda e portato rigorosamente sbottonato. Il tutto è corredato con i chelsea boots, con o senza tacco, bottoni e lacci e bastone e cappello, accessori irrinunciabili.

Per le uscite serali o i ricevimenti importanti veniva indossato lo smoking sia singolo che a doppio petto, diffusosi alla fine dell’800.


ANNI ‘20

Dopo la fine della Guerra le cose sono cambiate e a dettare gli stili e le mode adesso è Parigi. In questo periodo si diffonde un nuovo stile più comodo e sportivo sia per le donne che per gli uomini. Per questi ultimi in particolare la moda risiede in abiti dal taglio comodo, giacche e pantaloni particolarmente ampi, al contrario delle mode prerivoluzionarie che volevano delle calze particolarmente attillate, il tutto rigorosamente in tessuto tweed.

Le protagoniste indiscusse di questa rivoluzione sono Jeanne Lanvin e Gabrielle Chanel.


Anni ‘50

Dopo la Seconda Guerra Mondiale l’Europa, che aveva sempre dettato legge sulle mode, risente dell’influenza USA che porta l’uomo europeo ad indossare jeans, capo di vestiario prima indossato dagli operai per lavorare ora sfoggiato dalle star di Hollywood, e t-shirt, che poteva essere una Polo accompagnata da una giacca per non rinunciare a quell’eleganza che aveva caratterizzato le epoche precedenti o una semplice maglietta bianca.


ANNI ‘60

Gli anni ‘60 sono caratterizzati da colori accesi, motivi orientaleggianti e mix etnici, portati dal movimento hippy, e da disegni paisley, quadri e fiori.

Sono alla moda le bretelle e il cardigan che completano l’outfit perfetto.

Si tornano a calzare i Chelsea Boots, cari ai Beatles, e i mocassini, senza lasciare indietro sneakers e scarpe da barca.

Ricapitolando quello di questi anni è uno stile vario che va dal casual al punk passando per le fantasie orientali. Lo stile maschile è prevalentemente casual e sportivo ma non mancano anche le tendenze punk.


ANNI 2000

Nel nuovo millennio compaiono sulle passerelle pantaloni, camicie giacche, cravatte sottilissime, giacconi, parka e piumini.

Si calzano le platform, scarpe oversize con suole ampie, e anfibi.

Lo stile hipster ha caratterizzato questi ultimi anni con le camice a quadri e i jeans.

Come abbiamo visto la moda maschile è stata caratterizzata da stili completamente nuovi o da stili intramontabili che non hanno mai smesso di stupire la società o di immergersi completamente nel loro presente senza dimenticare il loro passato e preannunciando il loro futuro.

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