Attentato alla Moschea sciita di Sayydah Zaynab. L’Isis rivendica

Lo Stato Islamico ha rivendicato l’attentato alla moschea sciita di Sayydah Zaynab.

L’Isis ha rivendicato un attentato a Damasco del 27 luglio scorso. Una motocicletta carica di esplosivo si è lanciata contro la moschea di Sayydah Zaynab, una meta di pellegrinaggio importante per gli sciiti a 10 km a sud della capitale siriana, causando sei morti e 20 feriti. Il gruppo jihadista sunnita ha confermato la sua responsabilità sul proprio canale Telegram. Quello di Sayydah Zaynab è il secondo attentato nel giro di 48 ore. Due giorni prima, un esplosione nei pressi di una fermata di autobus aveva ferito due sciiti in pellegrinaggio. Il luogo di culto sciita di Sayydah Zaynab è un obiettivo costante dei miliziani del cosiddetto Stato Islamico. Nel 2016, l’Isis aveva lanciato un duplice attacco suicida, uccidendo 134 persone. Prima del 2016, il gruppo jihadista aveva rivendicato un triplice attacco sucidia nei pressi del sito, uccidendo 70 persone. La moschea è tra i luoghi di culto più importanti per gli sciiti. Ospita la tomba di Zaynab, figlia di Ali e nipote del profeta Maometto, secondo la tradizione sciita.

Leave a Reply