Attacco anglo-americano contro gli Houthi in Yemen

Pioggia di missili su basi degli sciiti filo-iraniani in Yemen. Dura reazione di Teheran.

Nella notte i caccia di Stati Uniti e Gran Bretagna hanno attaccato gli Houthi in Yemen. I raid sono una rappresaglia contro i continui attacchi condotti dai ribelli sciiti filo-iraniani contro le navi sul Mar Rosso dirette verso Israele. Le milizie houthi minacciano dure reazioni. Il conflitto rischia ora di allargarsi. Il Pentagono ha fatto sapere di aver colpito almeno una dozzina di obiettivi su territorio yemenita, nelle città di Sana’a, Hodeidah, Saada, Dhamar, Taiz e Zabid. Si tratta di campi di addestramento, basi e depositi di armamenti.

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Gli attacchi sono stati effettuati avvalendosi di aerei da combattimento e di missili Tomahawk lanciati dalle navi da guerra dei due Paesi presenti nella regione, come confermato dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden e dal primo ministro Rishi Sunak. L’operazione è stata lanciata dopo che il Comando centrale degli Stati Uniti (Centcom) ha annunciato ieri che gli Houthi hanno lanciato una serie di missili balistici antinave dallo Yemen, senza causare danni o feriti alle navi commerciali nella zona.

Oltre a Stati Uniti e Regno Unito hanno dato il supporto all’operazione i Paesi Bassi, Australia, Canada e Bahrein, che forniscono logistica, intelligence e altro supporto.

Gli Stati Uniti e il Regno Unito “si pentiranno della loro aggressione” e “pagheranno un caro prezzo” per i bombardamenti effettuati la scorsa notte contro le postazioni delle milizie filo-iraniane Houthi in Yemen, in risposta ai recenti attacchi del gruppo yemenita contro le navi commerciali nel Mar Rosso.

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