Nel primo pomeriggio di ieri un uomo armato con un grosso coltello ha assaltato l’Ambasciata dello Stato di Israele nella capitale turca Ankara; l’uomo si sarebbe avvicinato alla sede diplomatica israeliana brandendo il coltello e inneggiando ad Allah e allo Stato islamico.
Le guardie di sicurezza hanno fermato l’assalitore sparando alle gambe e ferendolo in modo non grave; l’uomo è stato poi portato via in ambulanza e nelle prossime ore sarà interrogato dalle forze di sicurezza. Lo zaino che l’assalitore aveva sulle spalle è stato perquisito ed analizzato a fondo dagli artificieri ma non sembra siano state trovate tracce di esplosivo o materiale infiammabile.
La strada in cui si trova la rappresentanza diplomatica di Israele è stata chiusa e sono ancora in corso i rilevamenti per capire come si siano svolti veramente i fatti; le indagini vogliono chiarire anche se ci sono state eventuali complicità. Per ora la presenza di una seconda persona che ha preso parte all’assalto sembra sia stata smentita dalle autorità turche.
L’identità dell’assalitore è quella di Osman Nuri Caliskan, un uomo di 36 anni originario della cittadina di Donya, che da tempo è in cura per gravi problemi psichici.
Valeria Fraquelli