Nelle ultime settimane si è aperto il dibattito sulla possibilità di usare le armi Nato contro la Russia non solo in fase difensiva e l’invio di istruttori militari in territorio ucraino.
Armi Nato all’Ucraina da usare contro la Russia. Istruttori occidentali sul territorio ucraino. Mosca risponde con la teoria della risposta asimmetrica: fornirà armi e missili a parti terze per colpire obiettivi della Nato.
Uso armi Nato contro la Russia
Sette Paesi della Nato hanno dato il via libera a usare le armi fornite all’Ucraina in azioni di attacco contro la Russia. Incluso quelle dentro il territorio russo. Gran Bretagna, Francia, Finlandia, Polonia, Canada, Germania e Stati Uniti sono favorevoli a passare a un ulteriore livello del coinvolgimento occidentale nel conflitto. Restano contrari Italia, Spagna e Belgio. Gli altri stanno ancora decidendo. Kiev ha annunciato che i missili britannici sono già stati utilizzati. La Svezia ha promesso aiuti militari per 1,16 miliardi di dollari.
La Russia agita lo spettro nucleare
La Russia ha risposto agitando lo spettro nucleare. Tuttavia, il Cremlino qualche problema dovrà porselo. A differenza di prima, il supporto occidentale era solo difensivo. Pertanto, gli attacchi e gli sconfinamenti russi in Ucraina venivano respinti sul territorio di Kiev usando le armi occidentali. Il cambio di passo cambia le cose. Il governo di Kiev può usare le armi anche in fase di attacco e fare offensive sul territorio russo colpendo obiettivi militari. Di conseguenza, le incursioni russe potrebbero ottenere una dura risposta e una controffensiva in Russia da parte delle forze ucraine. La guerra quindi si sposta in un campo largo con gli occidentali che indirettamente supportano l’attacco alla Russia.
Istruttori militari occidentali in Ucraina
Il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato che formerà una coalizione di Stati che vogliono mandare istruttori militari in Ucraina per formare e addestrare l’esercito. L’annuncio del capo dell’Eliseo dà un’ulteriore spinta al coinvolgimento occidentale e all’escalation graduale del conflitto. Vladimir Putin ha risposto che gli istruttori sono già presenti in Ucraina e che non gli sarà riconosciuta l’immunità diplomatica. Il presidente russo ha ribadito le conseguenze serie della presenza di istruttori occidentali sul territorio ucraino.