Alta tensione tra Somalia e Kenya per la questione del Somaliland

Somalia e Kenya interrompono le relazioni diplomatiche. Tra i due Paesi è alta tensione. A scatenarla il riconoscimento del Somaliland dal governo di Nairobi.

Non bastava la crisi politico-militare del Tigré in Etiopia a mantenere caldi i motori della guerra nel Corno d’Africa. A tenere viva la fiamma ci hanno pensato Somalia e Kenya. Tra i due Paesi è altissima la tensione politica. Tanto da portare al richiamo in patria, reciproco, dei diplomatici di ciascuno Stato. A causare la crisi è stata la visita a Nairobi del presidente dell’autoproclamata Repubblica del Somaliland, Muse Bihi Abdi. Il presidente keniota Uhuru Kenyatta ha ricevuto Abdi e con lui ha siglato una serie di accordi che le autorità di Mogadiscio guardano come il fumo negli occhi. Il governo somalo non riconosce l’indipendenza del Somaliland e, di conseguenza, vede l’iniziativa come una intollerabile provocazione. In base agli accordi siglati, il Kenya aprirà un consolato ad Hargheisa (capitale del Somaliland) entro la fine di marzo, mentre le autorità dell’autoproclamata repubblica eleveranno al rango di consolato lo status del già esistente ufficio di collegamento in Kenya. I due leader hanno inoltre convenuto che, sempre entro fine marzo, la compagnia Kenya Airways volerà direttamente da Nairobi ad Hargeisa. Per tutta risposta, il governo somalo ha ordinato ai propri diplomatici in Kenya di rientrare in patria. Il Kenya ha risposto allo stesso modo, intimando al proprio personale diplomatico in Somalia di lasciare il Paese entro 7 giorni. Quella del Somaliland si aggiunge alle altre questioni irrisolte che alimentano da anni la tensione tra Somalia e Kenya. Come quella dell status amministrativo della regione somala di Oltregiuba.

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