Nella seconda guerra mondiale Churchill e Roosevelt si allearono con Stalin per battere Hitler. Oggi, molti analisti propongono di ripetere quell’esperienza: anche Obama e Cameron possono allearsi con Putin contro lo Stato Islamico.

La Conferenza di Teheran (29 novembre-1 dicembre 1943) segnò il primo incontro della collaborazione tra i leader di Stati Uniti, Gran Bretagna e Unione Sovietica nella lotta contro Hitler. Si trattò di una cooperazione che qualche commentatore dell’epoca definì “invincibile unità”.
Oggi a più di settant’anni dall’incontro tra Roosevelt, Churchill e Stalin, molti osservatori invocano una nuova alleanza tra potenze atlantiche e Russia per combattere lo Stato Islamico. Soprattutto in Russia, molti analisti invocano “l’invincibile unità” per affrontare la guerra contro il terrorismo. Russia e occidente, sostengono, dovrebbero ripetere l’esperienza dell’alleanza costruita nella Seconda Guerra Mondiale in chiave anti-Isis.
Anche il presidente della Russia Vladimir Putin ha espresso lo stesso orientamento. Parlando all’assemblea plenaria dell’Onu a settembre, Putin ha detto proprio che conto il terrorismo ci vuole un’alleanza ampia come quella contro Hitler.
Un osservatore russo raffinato come l’ex-primo ministro di Putin, Mikhail Kasianov, sospetta che il Cremlino punti a usare il concetto di “unità invincibile” per raggiungere altri scopi. In primo luogo, Putin cerca un’alleanza disperata con l’Occidente per tentare di abolire le sanzioni. In secondo luogo, Putin vuole fare riconoscere il ruolo e la potenza della Russia nel mondo, mettendo in luce che nulla può succedere al mondo senza che la Russia lo voglia. Mosca parte dalla storica posizione (già sostenuta a suo tempo da Stalin) che essere rispettati all’estero crea autorevolezza anche all’interno del Paese.
Tuttavia, la Russia non è disposta a creare l’unità invincibile ad ogni costo. Ad esempio, Mosca non accetterebbe di sacrificare il suo sostegno ad Assad sull’altare della coalizione contro l’Isis. Usa, Gran Bretagna e Francia vedono invece in Assad un ostacolo alla soluzione del conflitto siriano.
Le divergenze su Assad sono l’ostacolo principale agli sforzi per realizzare una grande alleanza di coalizione contro il terrorismo. Anche alcuni “incidenti” hanno però ridotto le possibilità di costruzione di una moderna unità invincibile. L’abbattimento recente del jet russo da parte dell’aviazione turca ha fatto crescere i sospetti russi verso l’Occidente. La Turchia per di più è un Paese membro della Nato.
Un freno alla coalizione arriva anche dal fatto che molti Paesi (incluso gli Usa e la Gran Bretagna) cercano di usare la crisi dell’Isis per affermare alcuni propri interessi nazionali. Tuttavia, se nel 1943 Roosevelt e Churchill riuscirono a stringere l’alleanza con Stalin, nel 2015 Obama, Cameron e Hollande possono fare un’alleanza con Putin per battere l’Isis.
La Conferenza di Teheran (28 novembre -1 dicembre 1943)
- E’ il primo incontro tra i “tre grandi” alleati nella guerra contro Hitler: Winston Churchill (Gran Bretagna), Franklin D. Roosevelt (Stati Uniti), Josef Stalin (Unione Sovietica).
- Si affrontò la strategia comune da mettere in campo e si decise l’invasione della Francia (lo sbarco di Normandia).
- Vennero individuati come comandanti dell’operazione militare nell’Europa occidentale il generale Montgomery (Gran Bretagna) e Eisenhower (Usa).
- Stalin confermò l’impegno (che mantenne) a unirsi alla guerra contro il Giappone.
- Si discusse della divisione post-bellica della Germania.