Tutto fa pensare allo Stato Islamico. L’attacco alla moschea della città di Khost, nell’omonima provincia, arriva pochi giorni dopo il duplice attentato che ha colpito Kabul e rivendicato dall’Isis. Sono 14 le morti accertate e circa 40 i feriti. I terroristi avevano l’obiettivo di colpire un centro di registrazione elettorale, istituito all’interno della moschea Yaqobbi. L’esplosione è avvenuta mentre alcuni fedeli erano in preghiera e molte altre persone si stavano iscrivendo per votare alle prossime elezioni. I jihadisti del Califfato stanno mettendo in pratica il tentativo di destabilizzare l’Afghanistan, approfittando del clima elettorale. Anche i Talebani però fanno pressioni sugli afghani in vista dell’appuntamento elettorale, minacciando gli elettori a non andare a votare per indebolire la figura e la credibilità del presidente Ashraf Ghani. Molto improbabile che siano i talebani dietro l’assalto.