Addio all’Opec. L’Angola esce dal club petrolifero

Il paese africano molla. L’Angola esce dall’Opec e apre interrogativi sul futuro dell’organizzazione dei paesi produttori di petrolio.

L’Angola ha annunciato che lascerà l’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio (OPEC). Il paese africano ha deciso di abbandonare l’Opec a causa di un disaccordo sulle quote di produzione. Il gruppo dei maggiori produttori di petrolio si riduce quindi a 12 membri.

Cos’è l’Opec

Il ministro delle risorse naturali ha spiegato in un’intervista alla televisione che l’Angola sta lasciando l’OPEC perché non serve gli interessi del paese. Lo Stato africano produce circa 1,1 milioni di barili di petrolio al giorno. Secondo il Ministro, “l’Angola attualmente non ci guadagna nulla restando nell’organizzazione e, in difesa dei propri interessi, ha deciso di andarsene”.

L’Angola ha aderito all’OPEC per la prima volta nel 2007. Negli ultimi anni ha lottato per raggiungere le quote di produzione. Il Paese si sta unendo ad altri, come il Qatar e l’Ecuador, che hanno lasciato l’OPEC negli ultimi dieci anni.

Senza l’Angola, i paesi dell’OPEC produrranno circa 27 milioni di barili di petrolio al giorno, pari al 27% della fornitura globale. Nonostante l’Angola sia un attore relativamente piccolo nell’OPEC, l’uscita del paese ha sollevato interrogativi più grandi sul futuro dell’organizzazione.

Dopo l’annuncio i prezzi del greggio sono scesi di oltre l’1,5%. Petrolio e gas costituiscono circa il 90% delle esportazioni dell’Angola e rappresentano un’ancora di salvezza economica cruciale per il paese.

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