5 band da ascoltare dell’alternative country Usa

Cos’è l’alternative country americano e quali sono le prime band da ascoltare.

L’alternative country è un movimento musicale che si è sviluppato agli inizi degli anni ’90. Il genere musicale mette insieme il country tradizionale con derivazioni rock, rockabilly, roots rock, bluegrass e punk.

Il movimento, nato negli Stati Uniti, ha avuto un grande seguito anche in Europa e ha contribuito a diffondere la cultura musicale made in Usa e a diffondere la conoscenza della tradizione country statunitense.

E’ conosciuto anche come Alternative Rock o Americana Music.

Per chi volesse approfondire la storia del movimento musicale consigliamo di visitare questi siti:

In quasi trent’anni, l’alternative country ha prodotto numerosi gruppi soprattutto negli Stati del sud come in Texas. Austin è stata la città più vivace per questo genere musicale. Abbiamo selezionato cinque band che consigliamo di ascoltare per chi volesse avvicinarsi a questo genere musicale. Eccole:

  1. Uncle Tupelo. La band mitica dell’alternative country. Il loro album No Depression è la bibbia di questo genere musicale.
  2. Whiskeytown. La band simbolo del sound provinciale degli Stati Uniti. Una miscela di country, rock, folk influenzate dalle radici musicali americane. Da ascoltare assolutamente. Il loro album mitico è Pneumonia.
  3. Son Volt. Nascono nel 1994 dopo lo scioglimento degli Uncle Tupelo. La musica è in puro stile ballad made in Usa con influenze rock. Ascoltate gli album American Central Dust e Straightaways.
  4. The Jayhawks. Forse possono considerarsi i fondatori del movimento. Il gruppo è nato a metà degli anni ’80 e anticipato con le sue canzoni, i testi, le chitarre e sudore, il movimento Americana. Il loro rock country ha influenzato tutte le band successive. Album da ascoltare: il mitico The Jayhawks del 1986.
  5. Wilco. Qualcuno ha scritto di loro che sono l’anima inquieta dell’America. Siamo d’accordo. Si ascolti, per capire cosa intendiamo, un mitico album come Being There (1996). Enormi.

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