L’intervista di Le Monde al Ministro degli Esteri Luigi Di Maio

Pubblichiamo l’intervista del quotidiano francese Le Monde al Ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio. L’intervista รจ riportata sul sito del ministero degli affari esteri italiano.


Nelle ultime settimane Francia e Austria sono stati colpiti del terrorismo fondamentalista. Come possono lavorare insieme tutti paese europei par rispondere a questa sfida?

Mi lasci innanzi tutto esprimere la nostra profonda vicinanza al popolo francese ed austriaco. Il terrorismo costituisce una minaccia orribile e concreta per la nostra sicurezza, i nostri valori e le nostre libertร . I popoli europei devono essere sempre piรน uniti per contrastare il terrorismo. Per una questione di valori, di affinitร , di integrazione tra i popoli ma anche per un dato di fatto oggettivo: le distanze sono state annullate, viviamo in uno spazio comune vulnerabileper cui un attacco contro un Paese colpisce tutti. Per questo serve un maggiore scambio di informazioni, bisogna far funzionare meglio le banche dati europee comuni, dotarsi di un sistema europeo di prevenzionedegli attacchi, approfondire lโ€™interlocuzione con gli Stati potenzialmente piรน a rischio. รˆ a questo genere di misure che mi riferisco quando parlo di Patriot Act europeo, o EuropeanAct, se vogliamo usare le recenti parole del Ministro dellโ€™Interno francese. Ma non รจ importante come lo chiamiamo; quello che conta รจ assumere rapidamente delle iniziative concrete: penso, ad esempio, allโ€™istituzione di una Procura Antiterrorismo europea.

La risposta francese a questa sfida ha creato un movimento di rabbia nel mondo musulmano. Ha anche aggravato il confronto con la Turchia. Lโ€™Italia sostiene la Francia in questo confronto?

Lโ€™Italia ha espresso piena solidarietร  alla Francia e ritengo che gli attacchi personali del Presidente Erdogan al Presidente Macron siano inaccettabili. Voglio essere molto chiaro: ci aspettiamo da tutti la piรน ferma condanna del terrorismo e non intendiamo indietreggiare neanche di un millimetro sulla difesa di libertร  essenziali come quella di espressione e di culto.ย Il fenomeno รจ evidentemente complesso per cui il terrorismo e lโ€™estremismo violento possono essere sconfitti soltanto con un approccio che coniughi gli aspetti di sicurezza alla necessitร  di affrontare le cause profonde della radicalizzazione. Nel combattere la deriva estremista dobbiamo continuare a rimanere saldi nei nostri principi e nei nostri valori, perchรฉ le nostre democrazie sono piรน forti della minaccia terroristica.

Pensa che la Turchia sia ancora un interlocutore affidabile per lโ€™Europa, dalla Libia al confronto contro la Grecia?

Non ritengo che siano state le recenti tensioni con la Francia ad aver aggravato il confronto con la Turchia, che ha cause molto piรน complesse.
Nonostante diverse azioni unilaterali che abbiamo condannato, la Turchia rimane comunque un Partner strategico e un alleato in ambito NATO, oltre che un interlocutore ineludibile su alcuni dossier per noi prioritari quali la Libia, le migrazioni e le politiche energetiche. Per questo, rimango convinto che sia nostro interesse comune mantenere un dialogo esigente ma costruttivo con Ankara, di certo molto piรน vantaggioso per tutti rispetto allo scontro, che crea solo instabilitร , finendo per danneggiare tutti.

Negli ultimi giorni sono arrivati a Lampedusa circa 2000 migranti della Tunisia. Pensa che siamo di fronte a une nuova onda in questa crisi chi ha iniziato 10 anni faย ? Quale dovrebbe essere il ruolo dellโ€™Europaย ?ย ย 

Le migrazioni sono fenomeni costanti che hanno accompagnato da sempre la storia dellโ€™Europa, ma devono essere gestiti, altrimenti ci si ritrova sempre a rincorrere unโ€™emergenza dopo lโ€™altra senza vederne la fine. In un momento delicato come questo, in cui siamo giร  siamo in forte sofferenza per la pandemia, non possiamo permetterci ingressi incontrollati in Europa. Abbiamo bisogno di un cambio di passo da parte dellโ€™Unione Europea e ne abbiamo bisogno subito. La proposta della Commissione per un Nuovo Patto su Migrazione e Asilo รจ al momento incompleta. Se si dichiara di voler superare lโ€™Accordo di Dublino, occorre anzitutto rivedere il meccanismo che addossa gli oneri di accoglienza allo Stato di primo approdo. Allo stesso modo, bisogna sciogliere il nodo dei rimpatri: dovrebbero essere non solo coordinati, ma anche finanziati dall’Unione europea. Occorre mettere fine agli ingressi illegali, chi vuole entrare in Europa deve poterlo fare solo legalmente.

Come si possono controllare i confini, sia al interno della zona di Schengen (con Francia e Austria) che fuori (nel Mediterraneo o nelle Balcani) ? Dobbiamo chiudere tutto nel contesso di questa pandemia?

Lo spazio Schengen รจ una delle principali conquiste dellโ€™integrazione europeama รจ chiaro che in periodi di crisi come quello che stiamo vivendo si deve essere pronti ad adottare misure eccezionali, se necessarie a tutelare la salute dei cittadini. Lโ€™Italia ha sempre sostenuto un coordinamento europeo per ciรฒ che riguarda eventuali misure restrittive ai confini interni. Abbiamo dunque sostenuto, lo scorso ottobre, lโ€™adizione, da parte della Commissione UE di una Raccomandazione, estesa a tutti i Paesi Schengen, che identifica criteri comuni per la valutazione del rischio epidemiologico di ciascun Paese e leconseguenti misure da adottare. Per quanto riguarda i confini esterni dellโ€™UE, ci vuole evidentemente un accresciuto rigore e, come ho giร  detto, รจ urgente unariforma del sistema europeo di asilo che ripartisca equamente gli oneri derivanti dalla gestione dei richiedenti asilo e disincentivi, conseguentemente, i movimenti secondari.

Il sostegno europeo allโ€™economia italiana e stato molto importante nei mesi scorsi. Pensa che basterร ? Pensa che apre una nuova fase europeista in Italia?ย 

Di fronte a unoย shockย imprevisto eย imprevedibile, l’Unione europea haย scelto di reagire conย un approccio ambizioso e proiettato verso il futuro: la realizzazione del piรน grande progetto di rilancio economico comune che sia mai stato concepito. Per raggiungere unโ€™intesa abbiamo dovuto infrangere tabรน e trovare soluzioni innovative, ora perรฒ occorre mettere in pratica il piano con tempestivitร  ed efficacia.
Dobbiamo mantenere la parola e la speranza date ai cittadini europei, che attendono un sostegno concreto e deciso da parte dell’Europa e dei Governi, soprattutto ora che la pandemia รจ purtroppo tornata a mordere: non abbiamo piรน neanche unย minuto da perdere.
Dobbiamo innanzitutto concludere il negoziato a livello europeo sul pacchetto di “recovery” e sono fiducioso che questo avverrร  presto, anche grazie al lavoro encomiabile della Presidenza di turno tedesca ma ciรฒ potrebbe non bastare. La seconda ondata della pandemia sta infatti causando nuovi e profondi danni alle nostre economie per cui dovremmo cominciare a ragionare su un innalzamento del livello di ambizione della risposta europea.Quanto allโ€™avvio di una nuova fase europeista, io credo che i cittadini non dimenticheranno chi li ha aiutati nel momento del bisogno. I Governi e le Istituzioni europee hanno scelto di agire insieme per sostenere chi รจ stato maggiormente colpito e rafforzare la resilienza dell’intera Unione di fronte alle crisi future.ย ย Se riusciremo a mettere in pratica quanto convenuto – e sono convinto che ci riusciremo – si aprirร  una nuova fase di europeismo in Italia. (Fonte: sito web del Ministero degli Affari Esteri)


Leggi l’intervista in lingua originale

Di Maio: ยซUn parquet antiterroriste europรฉen est une prioritรฉยป (Le Monde)

Luigi Di Maio est le ministre italien des affaires รฉtrangรจres, dans le gouvernement dirigรฉ par Giuseppe Conte, qui rassemble le Mouvement 5 รฉtoiles (antisystรจme), dont il a รฉtรฉ le chef, et le Parti dรฉmocrate (centre gauche).

La France et l’Autriche ont subi rรฉcemment plusieurs attaques djihadistes. Comment l’Europe peut-elle rรฉpondre ร  ce dรฉfi?

Je voudrais avant tout exprimer ma pleine solidaritรฉ ร  la France et ร  l’Autriche. Les peuples europรฉens doivent รฉtre toujours plus unis pour affronter le terrorisme. Pour des raisons de valeurs, d’affinitรฉs et d’intรฉgration entre les peuples, bien sรปr, mais aussi en raison d’un รฉtat de fait objectif: les distances n’existent plus, nous vivons dans un espace commun vulnรฉrable, oรน l’attaque d’un pays nous touche tous. Pour cela, il nous faut un meilleur รฉchange d’informations, mieux faire fonctionner les banques de donnรฉes europรฉennes, se doter d’un systรจme europรฉen de prรฉvention des attaques et approfondir les collaborations entre les Etats les plus ร  risque. C’est ร  ce genre de mesures que je me rรฉfรจre quand je parle d’un ยซPatriot Act ยป europรฉen, ou d’un ยซEuropean Actยป, si l’on veut utiliser l’expression du ministre de l’intรฉrieur franรงais, Gรฉrald Darmanin. Ce n’est pas le nom qui est important; ce qui compte, c’est de prendre vite des initiatives concrรจtes. Je pense plus prรฉcisรฉment ร  l’institution d’un parquet antiterroriste europรฉen, qui, pour moi, est une prioritรฉ.

La rรฉponse franรงaise ร  la menace terroriste a crรฉรฉ un large mouvement de colรจre dans le monde musulman et conduit ร  une escalade verbale trรจs forte entre Paris et Ankara. L’Italie soutient-elle la France dans cette affaire?

L’Italie a exprimรฉ sa pleine solidaritรฉ ร  la France, et je rรฉpรจte que les attaques personnelles du prรฉsident Erdogan envers Emmanuel Macron sont inacceptables. Je voudrais รชtre trรจs clair: nous attendons de tous la condamnation la plus ferme possible du terrorisme, et nous ne reculerons pas d’un millimรจtre sur des principes essentiels comme la libertรฉ d’expression et la libertรฉ de culte. Le terrorisme et l’extrรฉmisme violent ne pourront รฉtre vaincus que grรขce ร  une approche qui concilie les aspects sรฉcuritaires et la nรฉcessitรฉ de prendre en compte les causes profondes de la radicalisation. Lorsque nous combattons les dรฉrives extrรฉmistes, nous devons rester fermes sur nos valeurs, parce que nos dรฉmocraties sont plus fortes que la menace terroriste.

Pensez-vous que la Turquie soit encore un interlocuteur fiable pour l’Europe, de la Libye ร  la Mรฉditerranรฉe orientale?

Je ne crois pas que les rรฉcentes tensions avec la France ont aggravรฉ les diffรฉrends avec la Turquie, qui ont des causes autrement plus complexes. A cรดtรฉ de ses actions unilatรฉrales, que nous avons condamnรฉes, la Turquie reste un partenaire stratรฉgique, et un alliรฉ au sein de l’OTAN, en plus d’un interlocuteur incontournable sur plusieurs dossiers centraux pour nous, comme la Libye, les migrations et les politiques รฉnergรฉtiques. Pour cela, je reste persuadรฉ qu’il est de notre intรฉrรฉt commun de conserver un dialogue exigeant mais constructif avec Ankara. C’est sans doute prรฉfรฉrable ร  l’affrontement, qui crรฉe de l’instabilitรฉ et finit par faire du tort ร  tous.

Ces derniers jours, prรจs de 2000 migrants sont arrivรฉs ร  Lampedusa depuis la Tunisie. Quel devrait รชtre, selon vous, le rรดle de l’Europe?

Les migrations sont un phรฉnomรจne qui accompagne depuis toujours l’histoire de l’Europe, mais il faut gรฉrer ce phรฉnomรจne, sans quoi nous nous retrouverons indรฉfiniment ร  affronter les urgences, les unes aprรจs les autres. Dans un moment dรฉlicat comme celui-ci, oรน nous souffrons de la pandรฉmie, nous ne pouvons pas nous permettre d’entrรฉes incontrรดlรฉes en Europe. Nous avons besoin d’un changement de rythme de l’Union europรฉenne [UE], et nous en avons besoin tout de suite. La proposition de la Commission pour un nouvel accord sur les migrations et l’asile est, pour l’heure, incomplรจte. Si l’on dรฉclare qu’on veut revoir l’accord de Dublin, alors il faudra aussi revoir le mรฉcanisme qui fait peser le coรปt de l’accueil sur le pays d’entrรฉe dans l’Union europรฉenne [chargรฉ ร  ce stade de traiter les demandes d’asile]. De la mรฉme maniรจre, il faudra dรฉnouer la question des rapatriements. Ils doivent รฉtre non seulement coordonnรฉs, mais aussi financรฉs par l’UE. Il faut mettre fin aux entrรฉes illรฉgales: celui qui entre sur le sol europรฉen ne devrait pouvoir le faire que lรฉgalement.

Le plan de relance agrรฉรฉ par l’UE est-il de nature ร  ouvrir une nouvelle pรฉriode proeuropรฉenne pour l’Italie, aprรจs des annรฉes de montรฉe de l’euroscepticisme?

Les citoyens n’oublieront pas qui les a aidรฉs quand ils en avaient besoin. Les gouvernements et les institutions ont choisi d’agir ensemble pour soutenir ceux qui ont รฉtรฉ le plus durement touchรฉs et renforcer la rรฉsilience de l’Europe tout entiรจre face aux crises futures. Si nous rรฉussissons ร  mettre en pratique tout cela โ€” et je suis persuadรฉ que nous y arriverons โ€”, alors, oui, je crois qu’une nouvelle phase proeuropรฉenne va s’ouvrir en Italie.

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