Sarà un’impressione legata allo stato confusionale del trumpismo, ma gli Stati Uniti sembrano esclusi dalla Siria. Politicamente non sono stati più presenti nei negoziati di Ginevra e Astana. Il segretario di stato Rex Tillerson non mostra l’attivismo politico del suo predecessore John Kerry. Sotto l’aspetto militare, Washington mantiene la sua presenza. Ma si tratta di interventi militari contro l’Isis o quel che ne rimane. Il dibattito all’interno dell’amministrazione americana sul futuro della Siria sembra quasi scomparso. O almeno ridotto rispetto ai tempi di Barack Obama. Gli Stati Uniti hanno cominciato silenziosamente a allontanarsi dalla Siria dall’ingresso della Russia. Quasi a dire: “Togliamo il disturbo”. Perché Washington appare poco interessato al futuro dello Stato siriano?
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