Il capo procuratore della Corte Penale Internazionale ha deciso di non intraprendere azioni nei confronti di Israele per il raid compiuto sulla flotta di sei navi diretta a Gaza dove morirono nove attivisti turchi. Secondo il procuratore, sebbene si siano i presupposti di crimini di guerra, la Corte deve dare priorità ad “eventi di più ampia scala”. Le navi furono assalite il 31 maggio 2010 da un commando israeliano in acque internazionali a circa 130 km dalla costa di Israele. Gli attivisti, tra i quali diversi esponenti del gruppo turco filo palestinese Ihh, stavano trasportando aiuti a Gaza violando il blocco navale imposto da Tel Aviv. Il governo israeliano aveva imposto il blocco navale a Gaza dopo che Hamas aveva catturato il soldato israeliano Gilad Shalit.
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